Il sessismo sul lavoro esiste (anche se a volte è sottile)
Battute fuori luogo, ruoli stereotipati, differenze di trattamento, esclusione da decisioni o riunioni importanti: il sessismo sul posto di lavoro può essere esplicito o mascherato, ma i suoi effetti sono reali. Rende l’ambiente ostile, mina l’autostima e limita le opportunità. Riconoscerlo è il primo passo per contrastarlo.
1. Riconosci i segnali
Non tutto ciò che è fastidioso è automaticamente sessismo, ma ci sono comportamenti ricorrenti da non sottovalutare, come:
- Commenti sul tuo aspetto o abbigliamento non richiesti
- Interruzioni frequenti durante le riunioni
- Sminuire il tuo contributo o prendere il merito del tuo lavoro
- Escluderti da progetti o riunioni rilevanti
- Aspettative diverse rispetto ai colleghi uomini (più disponibilità, meno ambizione)
Impara a distinguere la normalità professionale dalla discriminazione di genere.
2. Dai valore alle tue sensazioni
Se qualcosa ti fa sentire a disagio, non è “solo nella tua testa”. Le micro-aggressioni quotidiane, quando ignorate, si accumulano e creano un clima tossico. Credi alla tua percezione e non lasciare che ti convincano che stai “esagerando”.
3. Rispondi con assertività
A seconda del contesto e della gravità, puoi reagire in modo diretto e professionale:
- “Preferirei che evitassimo commenti personali sul mio aspetto.”
- “Mi sembra che il mio intervento sia stato interrotto, vorrei concludere.”
- “Credo di aver avuto un ruolo importante in quel progetto, sarebbe giusto riconoscerlo.”
Non devi essere aggressiva. Ma è importante porre confini chiari, con calma e fermezza.
4. Documenta tutto
Se il sessismo diventa persistente, tieni traccia degli episodi. Salva email, messaggi, annota date, nomi e situazioni. Questa documentazione può essere utile in caso tu decida di fare una segnalazione formale.
5. Cerca alleati e confronto
Parla con colleghe fidate, superiori sensibili o persone delle risorse umane. Non affrontare tutto da sola. Il confronto ti aiuta a capire se ciò che vivi è condiviso da altre, e un gruppo unito è sempre più forte nel richiedere cambiamento.
6. Informati sui tuoi diritti
Ogni azienda dovrebbe avere un codice etico o un regolamento interno sul rispetto e le pari opportunità. Leggilo. E, se necessario, rivolgiti a una consulente del lavoro, sindacato o avvocata specializzata in diritto del lavoro. Conoscere i tuoi diritti è il primo strumento per farli rispettare.
7. Ricorda: non sei tu il problema
Il sessismo non dipende da come ti vesti, da quanto sorridi o da quanto sei “ambiziosa”. Dipende da una cultura che va cambiata. Affrontarlo non è solo una battaglia personale, ma anche un atto di forza per tutte le donne che verranno dopo di te.